Anno nuovo, vita nuova!
- parrvillaestense
- 10 gen 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Da due settimane abbiamo iniziato un nuovo anno, che speriamo sia positivo per ciascuno di noi, per le nostre famiglie e per tutta la comunità. E’ normale all’ini-zio di un anno formulare buoni propositi, lanciarsi in progetti e stilare program-mi per realizzarli. A Villa, si sa, il grande progetto, è quello di far ritornare al suo antico splendore la nostra splendida chiesa. Grande sogno a dir poco proibitivo, specie con i tempi che corrono. L’importante è innanzi tutto non spegnere però questo sogno, ma anzi coltivarlo, farlo crescere facendolo diventare il sogno di tutti. Si tratta di crederci tutti insieme imparando ad unire le forze. Per realizzare questo sogno propongo di procedere per tappe, partendo da progetti più semplici e abbordabili che ci aiutino a guardare avanti. La prima tappa potrebbe essere quella di rendere funzionale la sala al piano superiore della barchessa, attual-mente al grezzo. Completandola avremmo a disposizione una sala capiente per svolgere molte attività di vario genere (incontri formativi, culturali, ricreativi, fe-ste…non ultimo anche la possibilità d’inverno di celebrare la messa stando final-mente al caldo, permettendoci così di risparmiare migliaia di euro di gasolio at-tualmente spesi quasi invano). Naturalmente sarebbe a disposizione della colletti-vità, dei singoli e delle associazioni e per questo mi rivolgo anche ad esse. Per completarla servono però all’incirca 25/30 mila euro, che al momento non ci so-no. Si tratta di completare i serramenti, il pavimento e l’impianto elettrico. Se facciamo uno sforzo comune quest’anno potremmo farcela. Mi rendo conto che la situazione economica è difficile per tutti, ma so anche che è mettendo insieme il poco di tanti che le cose si realizzano e nello stesso tempo si contribuisce a fare comunità. Non servono cifre esorbitanti, ma semmai semplici offerte date con il cuore. Per non dilungarmi provo a fare degli esempi e a lanciare delle proposte.
A Villa Estense siamo circa 800 famiglie; se ogni famiglia offrisse 10 euro, ne avremmo subito disponibili 8.000 per iniziare, con 20 euro saremmo già a metà dell’opera.
Chi avesse più disponibilità potrebbe offrire un metro quadro ( o mezzo) di pavimento che stimiamo in 100 euro.
Oppure qualche famiglia potrebbe offrire una finestra (costo stimato 500 euro). In questo caso è possibile anche unirsi tra famiglie vicine o della contrada, o tra parenti, coscritti, anniversari, ecc… (spazio alla fantasia).
L’impianto elettrico e la posa del pavimento potrebbero vedere all’opera più di qualche paesano volonteroso del mestiere che offre il proprio lavoro gra-tis, magari mettendoci d’accordo al sabato o alla domenica, come si fa in tutte le case per risparmiare.
Chi fosse nell’abbondanza potrebbe aiutarci attraverso un “prestito gra-zioso" , ovvero il prestito di 500-1000-2000 euro a tasso zero, che saranno restituiti dopo alcuni anni.
Sono solo alcuni esempi concreti. Che ne dite? Naturalmente, oltre ai soldi, si accettano anche consigli. L’importante è che si voglia fare e non disfare.
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